mercoledì 22 luglio 2015

Kuala Lumpur, cosa vedere in 5 giorni.


Siamo partiti per la terra di Sandokan la mattina dell’otto agosto, il viaggio è stato infinito, con un lunghissimo scalo a Kuwait City. Ma alla fine, dopo aver perso il senso del tempo e aver mangiato innumerevoli volte durante i voli, siamo finalmente giunti a Kuala Lumpur nel pomeriggio successivo alla partenza.

Giorno 1:

La capitale malese ci accoglie con un caldo e un’umidità da spezzare il fiato, ma non ci perdiamo d’animo, saliamo sul primo taxi e via verso il nostro hotel.
All’uscita dell’aeroporto notiamo un grande cartellone che pubblicizza il circuito motociclistico di Sepang, poco distante dall'aeroporto, dove campeggia un’immensa foto del nostro Valentino Rossi.

Storditi dal fuso e dal volo, durante lo spostamento in taxi nel traffico, ci riprendiamo quando uno scorcio della città ci regala la prima occhiata alle Petronas Towers.

Arriviamo al Novotel KLCC, preso con un ottimo sconto ottenuto con la carta fedeltà fatta sul sito della Accor, e dopo il check-in corriamo in camera a buttare in terra i bagagli, per lanciarci in una prima scoperta della città.

Ci dirigiamo verso la Monorail, il treno monorotaia sopraelevato, e andiamo verso Merdeka Square.
Questa è la piazza storicamente più rilevante, dove per la prima volta è stata alzata la bandiera malese al momento della dichiarazione di indipendenza dal Regno unito. Abbiamo trascorso un po’ di tempo rilassandoci nel Dataran Merdeka, il grande parco che si apre sulla piazza, godendo della vista del bellissimo palazzo del Sultano Abdul Samad.


Dopo le foto di rito, ci siamo diretti verso la splendida Moschea Masjid Jamek, che è la principale della città. Purtroppo la sfortuna ha voluto che, essendo periodo di Ramadan, il luogo di culto fosse in larga parte precluso ai non musulmani.
(Per raggiungere la piazza, la stazione metro più vicina è Masjid Jamek).

A questo punto la stanchezza del viaggio e il caldo della città ci hanno letteralmente sopraffatti quindi, dopo una lauta cena in un ristorantino nei pressi dell’hotel, siamo andati a dormire.

Giorno 2:

Abbiamo deciso di dedicare questa giornata al grande parco della città, così dopo una buona colazione abbiamo preso la metro per raggiungere il LakeGarden, l’immenso giardino botanico della città che racchiude al suo interno diversi giardini a tema.
Con i trasporti pubblici, le stazioni più vicine sono quella LRT di Pasar Seni (Central Market) e la stazione centrale KTM Komuter

Il primo che abbiamo visitato è stato il Butterfly Park, lo splendido parco delle farfalle. Sotto una grande rete a cielo aperto, un lussureggiante e umidissimo giardino, ospita una miriade di colorate farfalle delle più disparate specie. Non mancano inoltre insetti come lo scarafaggio gigante, l’insetto stecco, e tanti altri, tra cui dei giganteschi ragni.
Il parco è bello ma l'umidità è davvero devastante, soprattutto in quei punti dove, per necessità abitativa degli ospiti, è ricostruita una piccola foresta pluviale.


Dalle farfalle siamo passati agli uccelli. Il KL Bird Park è tra i maggiori del sudest asiatico, e ospita all'interno della sua immensa voliera più di 3000 uccelli per circa 200 specie.

Il parco delle Orchidee non ci ha entusiasmati, forse per la scarsità di esemplari che vi abbiamo trovato.
Piccolo ma gratuito, è invece il simpatico parco dei cervi, un po’ defilato rispetto agli altri.

Durante gli spostamenti all'interno dell’area, per passare da un parco all'altro, abbiamo fatto la conoscenza della foltissima e terribilmente invadente comunità di macachi, ormai totalmente assuefatti alla presenza dell’uomo.
Non hanno molti problemi ad avvicinarsi alle persone, in alcuni casi con fare prepotente, sperando di ottenere, anche rubandolo, del cibo.


Nel pomeriggio siamo rientrati in hotel per una veloce doccia, poi nuovamente fuori per cena.
Siamo andati alla Menara Tower, dove il ristorante girevole sulla torre, offre menù alla carta o a buffet, ma la vera attrattiva è il panorama mozzafiato della città.
La torre ospita il Falak, l'osservatorio delle fasi lunari, che  annuncia ogni anno l’inizio e la fine del Ramadan.
La stazione della metropolitana LRT più vicina è "Dang Wangi".


Giorno 3:

La mattina ci alziamo di buon’ora, prendiamo un taxi fuori dall'hotel (con i taxi si riesce a fare un po’ tutto. Basta accordarsi con il conducente e lui vi porterà ovunque restando a vostra disposizione per tutto il tempo necessario), e ci dirigiamo verso le Batu Caves.

Una gigantesca statua dorata del dio Murugan, il Deva della guerra, ci dà il benvenuto da lontano. L’imponente scultura è alta 42 metri e torreggia sul sito circostante.


Il taxi parcheggia ai piedi della statua e ci dice che ci aspetterà lì, lasciandoci liberi di fare ciò che vogliamo. Sarà pagato solo al ritorno in hotel, quindi è suo interesse mantenere l’accordo.
È bene precisare che le Caverne possono essere raggiunte da Kuala Lumpur anche in metro, scendendo alla fermata del KTM Batu Caves, o con gli autobus.
Al fianco del dio Murugan si erge la scalinata che dovremo affrontare per raggiungere le caverne. 272 scalini, opportunamente numerati, ci accompagnano nell'ascesa, insieme a una miriade macachi che saltellano qua e là cercando di rubacchiare cibo. Cosa che fanno davanti ai nostri occhi, sfilando un gelato dalle mani di una bambina.
Vari templi induisti costellano la zona, i più importanti dei quali, tra cui il principale dedicato al dio guerriero, sono situati all'interno dell’ampia grotta calcarea in cima alle scale. È sempre possibile visitare i templi anche durante le cerimonie, purché ci si ricordi di togliere le scarpe (la scalinata può essere affrontata con le scarpe ai piedi).
Al ritorno, dopo la lunga discesa, ci siamo dedicati ai vari negozietti di souvenir e artigianato locale, per poi raggiungere il nostro amico tassista, che ci ha riportato in città per pranzo.

Ci siamo fatti lasciare al Suria KLCC, il grande centro commerciale ai piedi delle Petronas Towers. Così, nel primo pomeriggio, dopo un pranzo veloce e una passeggiata nell'immenso mall, dove è praticamente possibile acquistare qualsiasi cosa, abbiamo fatto la nostra prima visita alle famosissime torri, dedicando loro il giusto tempo e la giusta quantità di scatti fotografici.
Le torri sono di grande effetto visivo e non lasciano certo delusi nella loro maestosità.

Tornati in albergo, poco distante dalle torri, ci cambiamo preparandoci all'arrivo del nostro amico tassista.
Dopo più di un’ora in auto ci fermiamo a cena in uno spartano ristorantino sul fiume Selangor, per poi andare, al momento del calar delle tenebre, verso il  Kampung Kuantan Firefly Park.

In questo piccolo parco fluviale, a bordo di lente e silenziose imbarcazioni che scivolano sul fiume nella più totale oscurità, è possibile assistere a uno spettacolo incredibile: Milioni e milioni di lucciole, incastonate tra il fiume e gli alberi circostanti, danno vita a qualcosa di unico nel suo genere. Qualcosa che vale la pena vedere.
Naturalmente, durante il tour è vietato parlare e soprattutto fare fotografie. Ma tutto passa in secondo piano difronte a tanta bellezza.
Soddisfatti e ancora esterrefatti da tanta meraviglia, torniamo con il nostro autista, verso l'hotel.

Giorno 4:

Anche stamattina il solito tassista ci attende, destinazione FRIM (Forest Research Institute of Malaysia).
Il FRIM è raggiungibile da Kuala Lumpur in taxi, o con la metropolitana Komuter KTM, partendo anche dalla "KL Sentral" e scendendo alla fermata di "Kepong Sentral", ma da qui si deve comunque prendere un taxi.

Il FRIM è una delle principali istituzioni nel campo della ricerca sulla foresta tropicale nel mondo, e se non avete in programma una visita all'interno della vera foresta malese, questa è una valida alternativa per farvi un’idea di cosa si tratta.


Attraverso un sentiero ci si sposta nella foresta, tra una vegetazione rigogliosa e spettacolare, con la possibilità di incontrare i soliti macachi, ma anche babbuini, come quello che ha iniziato a seguirci curioso per un tratto del sentiero, e altri animali. Il ranger ci ha detto che vivono all'interno del parco anche giaguari e pantere (purtroppo... o fortunatamente, non ne abbiamo incontrati).
Alla fine del sentiero si giunge alla Canopy Walkway, una passerella sospesa sopra gli alberi a 30 metri di altezza, che lungo il suo percorso regala una splendida vista della foresta dall'alto e di Kuala Lumpur in lontananza.



Al ritorno a Kuala Lumpur piove a dirotto, quindi decidiamo di passare il pomeriggio nell'immenso Suria KLCC, vagabondando fra negozi di ogni sorta. Restiamo lì per cena, intanto smette di piovere e spuntano le stelle.

La serata la trascorriamo sotto le Petronas Towers, che al buio regalano uno spettacolo sicuramente migliore che di giorno.



Giorno 5:

La mattinata la dedichiamo al grande acquario Aquaria KLCC, sempre nei pressi delle Petronas, nel quale si può accedere anche dal solito centro commerciale Suria.

L’acquario si estende su un’area di quasi 6000 metri, e conta più di 20000 animali acquatici provenienti da tutto il mondo.
L’attrazione principale è sicuramente lo splendido tunnel subacqueo trasparente di quasi 100 metri, da cui si possono osservare alcuni degli ospiti dell’acquario.

Il pomeriggio invece ci spostiamo verso il Central Market. Il mercato è grande e ben strutturato, vi si possono trovare souvenir di ogni genere, ma anche dell’ottimo artigianato locale e dell’intero sudest asiatico.
A pochissima distanza dal mercato c’è anche Pedaling Street, che sicuramente merita una visita. La strada è affollata di turisti e malesi, ed è tristemente famosa per la miriade di prodotti falsi e di contrabbando che vi si possono trovare, non mancano però bancarelle di prodotti locali, anche se per la maggior parte di ciò che vi si trova è di provenienza cinese.
(Il mercato è raggiungibile dalla stazione metro LRT di "Pasar Seni", mentre a piedi in una decina di minuti da Chinatown o Merdeka Square).


A fine serata rientriamo in hotel e prepariamo i bagagli, domani si parte per le isole Perhentian.

Ma questa è un’altra storia…




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